Mauro Montacchiesi

Che risana ferite

Mi inebrio
della fragranza della lussuria
teobroma ambrosia
che risana ferite
che fa sentire immortale.
Ed inizio libandola
sorbendola a fior di labbra.
Subito dopo
impeto inarrestabile
seguito
da profonda amarezza
irruenza alienazione.
Ed è fuoco che divampa
sublime tormentoso struggimento
di questa mia vita.
E' sentimento profondo
che irrimediabilmente unisce
che da nuova forma
ad alte temperature.
Selvaggiamente bestiale
turbolento come uragano.
Vortice abissale dell' esistenza.
Sono granello di stella
filo d' erba sbattuto senza riparo.
La mente si ritrova gitana
lentamente tra platani d' un viale d' autunno
che osservano il pianto
pianto della dolce pazzia!

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Published on e-Stories.org on 12.08.2008.

 
 

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